Ogni errore giudiziario nasce dall’errore intuitivo – analitico -investigativo, quindi dal travisamento e dalla forzatura dei fatti.
Ne cito soltanto sei:
Errore 1- Adattare i fatti alla teoria e mai la teoria ai fatti. Effettuare forzature per avere ragione, per fare quadrare i propri convincimenti, per sistemare i tasselli del puzzle a proprio piacimento.
Errore 2- L’innamoramento dell’ intuizione e del sospetto, la creazione di congetture e illazioni, l’innamoramento dell’ipotesi, e ulteriori forzature per confezionare la teoria. Si unisce al precedente.
Errore 3- Essere dominati dal fattore umano inteso come “debolezza + egoismo + volontà di dominio + impossibilità di ammettere i propri errori + prepotenza + arroganza + avidità + cupidigia + vanità”. Si unisce ai precedenti.
Errore 4- Cedere alla superficialità, alle carenze, alla pigrizia ed all’incapacità di auto-correzione.
Errore 5- Non evitare il pregiudizio, l’errore di contestualizzazione e la trappola dell’affrettata conclusione.
Errore 6- Personalizzare l’indagine, farsi dominare dalla passione e dall’emotività che spingono a ritenere di avere per forza di cose “risolto il caso”.